Aerostatic balls. ZAMBECCARI. Descrizione della macchina aerostatica... ZAMBECCARI, Francesco. Descrizione della macchina aerostatica del cittadino Francesco Zambeccari bolognese. Venezia, 1803 4to; 260x190mm; legatura in cartonato muto. Pp. 8. 3 tavv. unite f.t. più volte ripp. incise in rame. Piccola macchia, ma bell’esemplare. Rara edizione in seconda tiratura edita a Venezia ristampata lo stesso anno dell’edizione bolognese. Rarissima e fondamentale opera in cui lo Zambeccari descrive l'aerostato con il quale la notte tra il 7 e l'8 ottobre del 1803, partendo dalla Montagnola di Bologna, compì la prima ascensione notturna in Italia. Il volo dello Zambeccari e dei suoi due compagni si concluse fortunosamente nel mare antistante le coste dell'Istria. Durante l'ascensione la navicella salì a notevoli altezze e la bassa temperatura causò il congelamento di alcune falangi delle dita dello Zambeccari che poi dovette far amputare. L'aerostato inventato dallo Zambeccari era formato da un pallone pieno di idrogeno (nella parte superiore), e da un tronco di cono inferiore per l'aria calda. Nelle pagine finali l'opera contiene un dettagliato elenco di tutte le parti che componevano il pallone aerostatico.
Aerostatic balls. ZAMBECCARI. Descrizione della macchina aerostatica... ZAMBECCARI, Francesco. Descrizione della macchina aerostatica del cittadino Francesco Zambeccari bolognese. Venezia, 1803 4to; 260x190mm; legatura in cartonato muto. Pp. 8. 3 tavv. unite f.t. più volte ripp. incise in rame. Piccola macchia, ma bell’esemplare. Rara edizione in seconda tiratura edita a Venezia ristampata lo stesso anno dell’edizione bolognese. Rarissima e fondamentale opera in cui lo Zambeccari descrive l'aerostato con il quale la notte tra il 7 e l'8 ottobre del 1803, partendo dalla Montagnola di Bologna, compì la prima ascensione notturna in Italia. Il volo dello Zambeccari e dei suoi due compagni si concluse fortunosamente nel mare antistante le coste dell'Istria. Durante l'ascensione la navicella salì a notevoli altezze e la bassa temperatura causò il congelamento di alcune falangi delle dita dello Zambeccari che poi dovette far amputare. L'aerostato inventato dallo Zambeccari era formato da un pallone pieno di idrogeno (nella parte superiore), e da un tronco di cono inferiore per l'aria calda. Nelle pagine finali l'opera contiene un dettagliato elenco di tutte le parti che componevano il pallone aerostatico.
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