BARTOLI (Pietro Sante e Grancesco), BELLORI (Giovanni P.) et LA CHAUSSE (Michelange).- Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, e intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michelangelo Causei dela Chausse. Roma, Nella Nuova Stamparia di Gaetano degli Zenobj, 1706, in folio, [12]-63-1 blanche p., 75 (24+35+16) planches h. t dont qq.-unes dépliantes, plein veau brun de l'époque, dos à nerfs décoré (très légères traces d'usure, petit renfort au titre). Bel ex. La I e la II edizione di questa opera furono impresse nel 1680 e 1702, entrambe con solo 35 tavv., questa è la I edizione curata dal figlio del Bartoli, Francesco e dal de la Chausse per la sopraggiunta morte di Sante Bartoli e del Bellori. « Il Bellori (Roma 1615 - 1696) frequentò l'Accademia di Francia di Roma, fu antiquario del papa e bibliotecario e antiquario di Cristina di Svezia. Nel 1670 Clemente X lo nominò "commissario" delle antichità di Roma, carica che mantenne fino al 1694, quando gli successe l'icisore Pietro Santi Bartoli (Perugia 1635 - Pisa 1700) suo collaboratore e amico. Michel Ange de la Chausse nasce a Parigi ala fine del XVII sec. (1660) e muore intorno al 1738. Archeologo tutto dedito allo studio delle antichità al punto di trasferirsi a Roma, dove fini i suoi giorni » (L'immagine dell'antico fra settecento e ottocento. Bologna).
BARTOLI (Pietro Sante e Grancesco), BELLORI (Giovanni P.) et LA CHAUSSE (Michelange).- Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, e intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michelangelo Causei dela Chausse. Roma, Nella Nuova Stamparia di Gaetano degli Zenobj, 1706, in folio, [12]-63-1 blanche p., 75 (24+35+16) planches h. t dont qq.-unes dépliantes, plein veau brun de l'époque, dos à nerfs décoré (très légères traces d'usure, petit renfort au titre). Bel ex. La I e la II edizione di questa opera furono impresse nel 1680 e 1702, entrambe con solo 35 tavv., questa è la I edizione curata dal figlio del Bartoli, Francesco e dal de la Chausse per la sopraggiunta morte di Sante Bartoli e del Bellori. « Il Bellori (Roma 1615 - 1696) frequentò l'Accademia di Francia di Roma, fu antiquario del papa e bibliotecario e antiquario di Cristina di Svezia. Nel 1670 Clemente X lo nominò "commissario" delle antichità di Roma, carica che mantenne fino al 1694, quando gli successe l'icisore Pietro Santi Bartoli (Perugia 1635 - Pisa 1700) suo collaboratore e amico. Michel Ange de la Chausse nasce a Parigi ala fine del XVII sec. (1660) e muore intorno al 1738. Archeologo tutto dedito allo studio delle antichità al punto di trasferirsi a Roma, dove fini i suoi giorni » (L'immagine dell'antico fra settecento e ottocento. Bologna).
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