BIANCHINI, Francesco. La istoria universale, provata con monumenti e figurata con simboli de gli antichi. Roma: Antonio de Rossi, 1697. 4°. Antiporta allegorica, stemma cardinalizio sul frontespizio, 2 testatine e 37 vignette nel testo, 10 tavole incise in rame di cui 4 ripiegate, 3 tabelle ripiegate (bruniture e fioriture.) Legatura coeva in vitello spruzzato, dorso decorato in oro con motivi fitomorfi (fori di tarlo al dorso, difetti ai piatti). RARA PRIMA EDIZIONE, in esemplare che presenta al frontespizio la dedica manoscritta dell'autore al conte Ignazio Rocchi. L'opera, dedicata dall'autore al Cardinale principe Pietro Ottoboni, è assai ricercata per i rami incisi dall'autore medesimo (la maggior parte sui disegni di Pietro Sante Bartoli e andati perduti dopo la stampa. L'abate Francesco Bianchini (1662-1729), noto astrofisico e antiquario autorevole, progettava di pubblicare questa monumentale opera in due parti, ma soltanto la prima vide la luce perché l'autore si affrettò a mandarla in stampa a sue spese per farsene un titolo nel concorso alla carica di primo custode (oggi prefetto) della Biblioteca Vaticana, da sempre suo sogno. Particolarmente interessanti sono le 6 tavole che raffigurano alcuni obelischi di Roma. Rossetti 1083.
BIANCHINI, Francesco. La istoria universale, provata con monumenti e figurata con simboli de gli antichi. Roma: Antonio de Rossi, 1697. 4°. Antiporta allegorica, stemma cardinalizio sul frontespizio, 2 testatine e 37 vignette nel testo, 10 tavole incise in rame di cui 4 ripiegate, 3 tabelle ripiegate (bruniture e fioriture.) Legatura coeva in vitello spruzzato, dorso decorato in oro con motivi fitomorfi (fori di tarlo al dorso, difetti ai piatti). RARA PRIMA EDIZIONE, in esemplare che presenta al frontespizio la dedica manoscritta dell'autore al conte Ignazio Rocchi. L'opera, dedicata dall'autore al Cardinale principe Pietro Ottoboni, è assai ricercata per i rami incisi dall'autore medesimo (la maggior parte sui disegni di Pietro Sante Bartoli e andati perduti dopo la stampa. L'abate Francesco Bianchini (1662-1729), noto astrofisico e antiquario autorevole, progettava di pubblicare questa monumentale opera in due parti, ma soltanto la prima vide la luce perché l'autore si affrettò a mandarla in stampa a sue spese per farsene un titolo nel concorso alla carica di primo custode (oggi prefetto) della Biblioteca Vaticana, da sempre suo sogno. Particolarmente interessanti sono le 6 tavole che raffigurano alcuni obelischi di Roma. Rossetti 1083.
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