Beschreibung:

Cabala] BERLENDI. Francesco Cabalomachia hoc est Artis cabalisticæ oppugnatio. Diatriba exegetica, didascalica, catacritica duobus distincta capitibus, in quorum uno agitur de cabala Hebraica, de pythagorica in altero. Auctore C. Berardo Scinfleni S.T.PVenetiis, Ex typographia Bragadena, 17188vo,173x115; Contemporary full vellum binding; pp. [16], 85, [3], first and last leaf blank. Fine copy. Very rare original edition. Curious work by the learned Venetian writer who deals with Jewish and Pythagorean Cabal, also using word games, beginning with his name anagramed in the title.Cicogna: “Fra i letterati Veneziani cittadini avvi Francesco Berlendi chiaro scrittore della Religione Teatina … Operetta di sole 85 pagine lodata dai Giornalisti, che fa vedere che il p. Berlendi oltre la lingua latina sapeva assai bene anche le lingue greca ed ebraica.” Emmanuele Antonio Cicogna, Delle Inscrizioni Veneziane, 1830, Volume 3, p. 254 Unito con/Bound with: GUALDO, Gabriele. Baptisma puerorum in uteris existentium iterum assertum. Dissertatio medico-theologica.Padova, Fratelli Sardi, 17128vo,173x115;; pp. [8], 94; Italic and Roman type.Rare edition, important theological-medical work. DBI: “Ma gli scritti più importanti del G. sono rivolti a problematiche teologico-morali … Un altro problema affrontato dal G. nei suoi scritti è quello dell'amministrazione del battesimo al feto di madre moribonda, al fine di garantire l'eterna salvezza del nascituro. Il favore mostrato dal G. nei confronti di tale pratica - cui acconsentirono, nel corso del Settecento, anche alcuni ecclesiastici filogiansenisti o legati all'agostinismo rigido - è dichiarato, oltre che in altri luoghi, in un'opera che suscitò vasta eco presso i contemporanei, procurando al G. la fama di teologo innovatore: il Baptisma puerorum in uteris existentium. Dissertatio medico theologica.Lo scritto, insieme con il trattato sulla probabilità, è l'opera del G. che ha dato luogo alle più aspre dispute e ha conosciuto una certa fortuna, essendo stato stampato quattro volte, tre delle quali vivente l'autore..
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