Dante Alighieri. Il Dante con argomenti, & dechiaratione de molti luoghi, novamente revisto, & stampato. Lyon, Jean de Tournes 1547. In-16° (mm 125x75). Segnatura: a-z8, A-H8, L6. 539, [5] pagine. Iniziali istoriate incise su legno accompagnati da testatine silografiche che all'inizio di ogni cantica. Finalini silografici al verso delle carte z2 ed L6. Al frontespizio medaglione con ritratto di Dante. Al verso dell'ultima carta marca tipografica incisa su legno col motto: 'Son tour à chacun -Vertu mai non casca'. Legatura settecentesca in pergamena su piatti in cartone, titolo manoscritto al dorso, tagli anticamente dorati. Esemplare in buono stato di conservazione, alcune pagine uniformemente brunite, tracce di polvere al frontespizio, qualche alone, piccoli fori di tarlo ai piatti, mancanza restaurata al margine interno delle carte s7-s8 con una minima parte di testo ricostruita. Firma di possesso al piatto anteriore, note di possesso manoscritte al frontespizio: 'Ex codicibus Notarij Laurentii Sasso 1749' e '1889 2 Gennajo 1889'. Nota di possesso manoscritta cancellata al verso della carta n3 e datata Albenga 11 Dicembre 1881-9 Dicembre 1882. Marginalia da attribuire a due diverse antiche mani. Prima rara edizione del poema dantesco pubblicata in Francia, dopo la contraffazione dell'aldina impressa sempre a Lione da Baldassarre da Gabiano, arricchita da argomenti a corredo di ogni canto e brevi spiegazioni poste al margine del testo. L'edizione propone per la prima volta, quale titolo al frontespizio, il nome di Dante preceduto dall'articolo (Il Dante) e è dedicata "al molto ingegnoso et dotto M. Maurizio Sceva", poeta francese celebre per aver scoperto a Avignone, nella chiesa dei frati minori, il sepolcro della Laura amata da Petrarca. L'iniziativa editoriale segnò l'inizio della fortuna del divin poeta in Francia, anche grazie alla grande considerazione di cui godeva il de Tournes per le sue pubblicazioni che si distinguevano per la chiarezza tipografica, l'eleganza dei caratteri, la disposizione del testo e la bellezza delle iniziali figurate. De Batines, I, p. 85; Mambelli, n. 32; Adams D, 96; Gamba, 388; Brunet II, 503. 16° (125x75 mm). Collation: a-z8, A-L8. 539, [5] pages. Roman and italic type. On the verso of the last leaf wodcut printer's device; woodcut initials, head- and tailpieces. On the title page woodcut medallion with the portrait of Dante. 18th-century vellum over pasteboards. Ink title on the spine, gilt edges. A very fine copy, some browning, title-page light dusted, wormholes to the covers, ll. s7-s8 with marginal restoration. Ownership inscription on the upper cover, on the title-page 'Ex codicibus Notarij Laurentii Sasso 1749' and '1889 2 Gennajo 1889'; cancelled manuscript note on verso of l. n3 dated Albenga 11 Dicembre 1881-9 Dicembre 1882. Marginalia. The first Commedia 'officially' published in France, after the Aldine counterfeit of 1502/03 issued by Baldassarre da Gabiano and Balthazar Troth. The volume was printed in Lyon, a city which had a large Italian population, and at the time represented a lively market for the vernacular Italian literature. The merchand and refined printer Jean de Tournes himself had published in 1545 the first French edition of Petrarch's Canzoniere. Like the Petrarch, also the 1547 Dante is dedicated by him to the 'italophile' poet Maurice Scève (1502-1564 ca.), a renowned protagonist of the Lyonnais Renaissance, well-known for having discovered Laura's tomb in Avignon. In his preface de Tournes promotes his editorial initiative, and presents the Dante as a natural 'completion' to the Petrarch, two books that will allow to the readers to appreciate both the suavity of the Canzoniere and the asperity of the Commedia. Albeit its reduced size, this edition is praised for the elegance of its layout, the handsome initials, and the clearness of the type employed. Each canto presents brief argumenta, and sholuder notes taken, in reduced form, from Landino's commentary
Dante Alighieri. Il Dante con argomenti, & dechiaratione de molti luoghi, novamente revisto, & stampato. Lyon, Jean de Tournes 1547. In-16° (mm 125x75). Segnatura: a-z8, A-H8, L6. 539, [5] pagine. Iniziali istoriate incise su legno accompagnati da testatine silografiche che all'inizio di ogni cantica. Finalini silografici al verso delle carte z2 ed L6. Al frontespizio medaglione con ritratto di Dante. Al verso dell'ultima carta marca tipografica incisa su legno col motto: 'Son tour à chacun -Vertu mai non casca'. Legatura settecentesca in pergamena su piatti in cartone, titolo manoscritto al dorso, tagli anticamente dorati. Esemplare in buono stato di conservazione, alcune pagine uniformemente brunite, tracce di polvere al frontespizio, qualche alone, piccoli fori di tarlo ai piatti, mancanza restaurata al margine interno delle carte s7-s8 con una minima parte di testo ricostruita. Firma di possesso al piatto anteriore, note di possesso manoscritte al frontespizio: 'Ex codicibus Notarij Laurentii Sasso 1749' e '1889 2 Gennajo 1889'. Nota di possesso manoscritta cancellata al verso della carta n3 e datata Albenga 11 Dicembre 1881-9 Dicembre 1882. Marginalia da attribuire a due diverse antiche mani. Prima rara edizione del poema dantesco pubblicata in Francia, dopo la contraffazione dell'aldina impressa sempre a Lione da Baldassarre da Gabiano, arricchita da argomenti a corredo di ogni canto e brevi spiegazioni poste al margine del testo. L'edizione propone per la prima volta, quale titolo al frontespizio, il nome di Dante preceduto dall'articolo (Il Dante) e è dedicata "al molto ingegnoso et dotto M. Maurizio Sceva", poeta francese celebre per aver scoperto a Avignone, nella chiesa dei frati minori, il sepolcro della Laura amata da Petrarca. L'iniziativa editoriale segnò l'inizio della fortuna del divin poeta in Francia, anche grazie alla grande considerazione di cui godeva il de Tournes per le sue pubblicazioni che si distinguevano per la chiarezza tipografica, l'eleganza dei caratteri, la disposizione del testo e la bellezza delle iniziali figurate. De Batines, I, p. 85; Mambelli, n. 32; Adams D, 96; Gamba, 388; Brunet II, 503. 16° (125x75 mm). Collation: a-z8, A-L8. 539, [5] pages. Roman and italic type. On the verso of the last leaf wodcut printer's device; woodcut initials, head- and tailpieces. On the title page woodcut medallion with the portrait of Dante. 18th-century vellum over pasteboards. Ink title on the spine, gilt edges. A very fine copy, some browning, title-page light dusted, wormholes to the covers, ll. s7-s8 with marginal restoration. Ownership inscription on the upper cover, on the title-page 'Ex codicibus Notarij Laurentii Sasso 1749' and '1889 2 Gennajo 1889'; cancelled manuscript note on verso of l. n3 dated Albenga 11 Dicembre 1881-9 Dicembre 1882. Marginalia. The first Commedia 'officially' published in France, after the Aldine counterfeit of 1502/03 issued by Baldassarre da Gabiano and Balthazar Troth. The volume was printed in Lyon, a city which had a large Italian population, and at the time represented a lively market for the vernacular Italian literature. The merchand and refined printer Jean de Tournes himself had published in 1545 the first French edition of Petrarch's Canzoniere. Like the Petrarch, also the 1547 Dante is dedicated by him to the 'italophile' poet Maurice Scève (1502-1564 ca.), a renowned protagonist of the Lyonnais Renaissance, well-known for having discovered Laura's tomb in Avignon. In his preface de Tournes promotes his editorial initiative, and presents the Dante as a natural 'completion' to the Petrarch, two books that will allow to the readers to appreciate both the suavity of the Canzoniere and the asperity of the Commedia. Albeit its reduced size, this edition is praised for the elegance of its layout, the handsome initials, and the clearness of the type employed. Each canto presents brief argumenta, and sholuder notes taken, in reduced form, from Landino's commentary
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