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Auktionsarchiv: Los-Nr. 20

LEOPARDI, Giacomo. Bella lettera autografa firmata all'editore Antonio Fortunato Stella, Bologna 5 Ott. 1825 (BRIOSCHI-LANDI 739: vol. I, pp. 950-51), una pagina 4° picc. (carta brunita, con qualche lieve macchia, ma specchio di pagina ben limpido), ...

Auction 15.06.2006
15.06.2006
Schätzpreis
15.000 € - 18.000 €
ca. 18.974 $ - 22.769 $
Zuschlagspreis:
32.240 €
ca. 40.783 $
Auktionsarchiv: Los-Nr. 20

LEOPARDI, Giacomo. Bella lettera autografa firmata all'editore Antonio Fortunato Stella, Bologna 5 Ott. 1825 (BRIOSCHI-LANDI 739: vol. I, pp. 950-51), una pagina 4° picc. (carta brunita, con qualche lieve macchia, ma specchio di pagina ben limpido), ...

Auction 15.06.2006
15.06.2006
Schätzpreis
15.000 € - 18.000 €
ca. 18.974 $ - 22.769 $
Zuschlagspreis:
32.240 €
ca. 40.783 $
Beschreibung:

LEOPARDI, Giacomo. Bella lettera autografa firmata all'editore Antonio Fortunato Stella, Bologna 5 Ott. 1825 (BRIOSCHI-LANDI 739: vol. I, pp. 950-51), una pagina 4° picc. (carta brunita, con qualche lieve macchia, ma specchio di pagina ben limpido), indirizzo autografo in piego ( All'Ill.mo Sig. Ant. Fort. Stella Milano ): Signore ed Amico carissimo , Ho lasciato passare due ordinarii dopo il mio arrivo senza scriverle, parte perchè mi trovava imbarazzatissimo da ogni lato, parte perchè le locande di Bologna non hanno calamai, se non pieni d'acqua limpida. Ho consegnato la sua al Sig. Moratti, che sta bene. Brighenti sarà contentissimo di servirla nel Cicerone, e dovunque Ella voglia occuparlo. Io sto attendendo i manifesti, e procurando di dar qualche ordine alle mie cose, e più alla mia mente, che è piena di confusione, ottenuta la qual cosa, mi darò a lavorare per genio e per debito con ogni mio potere. Non la ringrazio dell'amorevolezza, della cordialità, delle cure, dei favori innumerabili che Ella mi ha usati fin qui, perchè non avrei parole abbastanza, e amo meglio di farlo colle opere. Ben l'assicuro che io conserverò perpetua e dolcissima e grata memoria del soggiorno che ho fatto in sua casa. La prego dei miei teneri saluti, e ringraziamenti ancora, a tutti i suoi; particolarmente a Madama e al Sig. Luigi, al quale scriverò quando avrò la mente un poco più riposata. I miei saluti anche a Compagnoni, e al Pr. Martini. Ella mi ami, e mi creda con tutto il possibile affetto riconoscenza e desiderio di servirla , Suo cordialissimo servo ed amico vero Giacomo Leopardi , Se non l'è di troppa noia, ardirei pregarla di far cercare alla posta adesso, e in seguito poi p. altri due o tre ordinari, se vi sieno lettere per me, e se ve ne sono, spedirmele, intendendo sempre che io farò tenere qui al Sig. Moratti per di Lei conto il prezzo della riscossione . Leopardi (come si vede nella lettera di due giorni prima al Melchiorri) si riferisce, in questa lettera all'editore milanese, all'edizione degli Opera omnia bilingui di Cicerone: proprio per attendere a quest'importante edizione aveva preso contatto con Stella e, in genere, gli ambienti letterari milanesi. Non se ne fece niente: ma davvero Leopardi restò sempre legato a questa couche che, in fondo, era stata la prima a trarlo, materialmente, dal natio borgo selvaggio (il precedente 7 settembre aveva scritto alla famiglia, appunto da Milano: "Spero sempre di poter partire dentro questo mese, benchè Stella che ha deciso di ritenermi in tutti i modi, mi usi tutte le cortesie possibili, il che m'imbarazza un poco, per quel gran difetto che io ho sempre avuto, di non saper dir di no anche a chi mi bastona, molto meno a chi mi prega"). Di grande interesse anche per la ricostruzione dei rapporti tra il poeta e la realtà bolognese.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 20
Auktion:
Datum:
15.06.2006
Auktionshaus:
Christie's
15 June 2006, Rome, Palazzo Massimo Lancellotti
Beschreibung:

LEOPARDI, Giacomo. Bella lettera autografa firmata all'editore Antonio Fortunato Stella, Bologna 5 Ott. 1825 (BRIOSCHI-LANDI 739: vol. I, pp. 950-51), una pagina 4° picc. (carta brunita, con qualche lieve macchia, ma specchio di pagina ben limpido), indirizzo autografo in piego ( All'Ill.mo Sig. Ant. Fort. Stella Milano ): Signore ed Amico carissimo , Ho lasciato passare due ordinarii dopo il mio arrivo senza scriverle, parte perchè mi trovava imbarazzatissimo da ogni lato, parte perchè le locande di Bologna non hanno calamai, se non pieni d'acqua limpida. Ho consegnato la sua al Sig. Moratti, che sta bene. Brighenti sarà contentissimo di servirla nel Cicerone, e dovunque Ella voglia occuparlo. Io sto attendendo i manifesti, e procurando di dar qualche ordine alle mie cose, e più alla mia mente, che è piena di confusione, ottenuta la qual cosa, mi darò a lavorare per genio e per debito con ogni mio potere. Non la ringrazio dell'amorevolezza, della cordialità, delle cure, dei favori innumerabili che Ella mi ha usati fin qui, perchè non avrei parole abbastanza, e amo meglio di farlo colle opere. Ben l'assicuro che io conserverò perpetua e dolcissima e grata memoria del soggiorno che ho fatto in sua casa. La prego dei miei teneri saluti, e ringraziamenti ancora, a tutti i suoi; particolarmente a Madama e al Sig. Luigi, al quale scriverò quando avrò la mente un poco più riposata. I miei saluti anche a Compagnoni, e al Pr. Martini. Ella mi ami, e mi creda con tutto il possibile affetto riconoscenza e desiderio di servirla , Suo cordialissimo servo ed amico vero Giacomo Leopardi , Se non l'è di troppa noia, ardirei pregarla di far cercare alla posta adesso, e in seguito poi p. altri due o tre ordinari, se vi sieno lettere per me, e se ve ne sono, spedirmele, intendendo sempre che io farò tenere qui al Sig. Moratti per di Lei conto il prezzo della riscossione . Leopardi (come si vede nella lettera di due giorni prima al Melchiorri) si riferisce, in questa lettera all'editore milanese, all'edizione degli Opera omnia bilingui di Cicerone: proprio per attendere a quest'importante edizione aveva preso contatto con Stella e, in genere, gli ambienti letterari milanesi. Non se ne fece niente: ma davvero Leopardi restò sempre legato a questa couche che, in fondo, era stata la prima a trarlo, materialmente, dal natio borgo selvaggio (il precedente 7 settembre aveva scritto alla famiglia, appunto da Milano: "Spero sempre di poter partire dentro questo mese, benchè Stella che ha deciso di ritenermi in tutti i modi, mi usi tutte le cortesie possibili, il che m'imbarazza un poco, per quel gran difetto che io ho sempre avuto, di non saper dir di no anche a chi mi bastona, molto meno a chi mi prega"). Di grande interesse anche per la ricostruzione dei rapporti tra il poeta e la realtà bolognese.

Auktionsarchiv: Los-Nr. 20
Auktion:
Datum:
15.06.2006
Auktionshaus:
Christie's
15 June 2006, Rome, Palazzo Massimo Lancellotti
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