Philosophy. CASTELVETRO. Esaminatione sopra la ritorica a Caio Herennio. CASTELVETRO, Lodovico. Esaminatione sopra la ritorica a Caio Herennio fatta per Lodouico Casteluetri, e dedicata all'altezza sereniss.ma del signor Duca di Modana In Modana, per Andrea e Girolamo eredi del Cassiani, 1653 In-4to, mm 215x115; Leg. coeva piena pergamena, titoli e fregi in oro su tassello al dorso diviso in 4 sezioni, Pp. [10], 163, [5]. Marca tipografica al frontespizio racchiuso da doppia cornice, Capilettera, Test. xil. Leggera macchia d’umidità per gran parte del volume, leggero foxing, buon esemplare. L’autore studiò leggi e lettere nelle università di Bologna, Ferrara e Padova. Laureatosi a Siena, insegnò diritto nello studio di Modena dal 1532 al 1557, quando la lasciò in seguito ad una aspra contesa sorta con Annibal Caro innescata da un giudizio negativo espresso da Castelvetro su una canzone del Caro. Come conseguenza egli ricevette violentissime accuse di empietà e di eresia da parte del Caro. Era accusato di aver tradotto i Loci communes di Melantone di aver scritto e diffuso proposizioni non ortodosse. Nel 1560 fu dichiarato colpevole dall’ inquisizione e i suoi beni furono confiscati.
Philosophy. CASTELVETRO. Esaminatione sopra la ritorica a Caio Herennio. CASTELVETRO, Lodovico. Esaminatione sopra la ritorica a Caio Herennio fatta per Lodouico Casteluetri, e dedicata all'altezza sereniss.ma del signor Duca di Modana In Modana, per Andrea e Girolamo eredi del Cassiani, 1653 In-4to, mm 215x115; Leg. coeva piena pergamena, titoli e fregi in oro su tassello al dorso diviso in 4 sezioni, Pp. [10], 163, [5]. Marca tipografica al frontespizio racchiuso da doppia cornice, Capilettera, Test. xil. Leggera macchia d’umidità per gran parte del volume, leggero foxing, buon esemplare. L’autore studiò leggi e lettere nelle università di Bologna, Ferrara e Padova. Laureatosi a Siena, insegnò diritto nello studio di Modena dal 1532 al 1557, quando la lasciò in seguito ad una aspra contesa sorta con Annibal Caro innescata da un giudizio negativo espresso da Castelvetro su una canzone del Caro. Come conseguenza egli ricevette violentissime accuse di empietà e di eresia da parte del Caro. Era accusato di aver tradotto i Loci communes di Melantone di aver scritto e diffuso proposizioni non ortodosse. Nel 1560 fu dichiarato colpevole dall’ inquisizione e i suoi beni furono confiscati.
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