Scuola Romana, sec. XVII OROLOGIO, CHITARRA E PIATTO DI DOLCIUMI SU UN TAPPETO, E UN VASO DI FIORI olio su tela, cm 100x163,5 Roman school, 17th century CLOCK, GUITAR AND A PLATE OF SWEETS ON A CARPET, AND FLOWERS IN A VASE olio su tela, cm 100x163,5 L’interessante composizione qui presentata è palesemente riconducibile ai modelli ideati nella prima metà del secolo da Francesco Noletti, più noto come Il Maltese, e diffusi con successo tanto da divenire una vera e propria formula a lui intitolata. Elemento costante delle sue invenzioni, il tappeto orientale riprodotto con mimetico virtuosismo ed esaltato nei suoi colori - come anche nelle imperfezioni dovute all’uso- dalla luce che ne accarezza le pieghe. A questo tema fondamentale si aggiungono di volta in volta altri motivi tipici del repertorio della natura morta romana: oltre a fiori e frutta, oggetti preziosi e strumenti musicali che, pur evocando l’arredo sontuoso dei palazzi aristocratici per cui queste nature morte sono eseguite, si caricano di valenze simboliche. Alludono infatti al tema della Vanitas e alla fragilità dei valori terreni gli strumenti musicali e quelli che misurano il fluire del tempo, gli oggetti preziosi e di fragile bellezza, i fiori così presto appassiti. Sono appunto questi i motivi che caratterizzano il nostro dipinto e lo accostano alle prove di stretti seguaci del Maltese, quali Carlo Manieri (si veda in particolare il sofisticato orologio ornato da motivi classicheggianti e da una figura di musico – Orfeo? – o Giovan Domenico Valentino per aspetti meno noti della sua produzione.
Scuola Romana, sec. XVII OROLOGIO, CHITARRA E PIATTO DI DOLCIUMI SU UN TAPPETO, E UN VASO DI FIORI olio su tela, cm 100x163,5 Roman school, 17th century CLOCK, GUITAR AND A PLATE OF SWEETS ON A CARPET, AND FLOWERS IN A VASE olio su tela, cm 100x163,5 L’interessante composizione qui presentata è palesemente riconducibile ai modelli ideati nella prima metà del secolo da Francesco Noletti, più noto come Il Maltese, e diffusi con successo tanto da divenire una vera e propria formula a lui intitolata. Elemento costante delle sue invenzioni, il tappeto orientale riprodotto con mimetico virtuosismo ed esaltato nei suoi colori - come anche nelle imperfezioni dovute all’uso- dalla luce che ne accarezza le pieghe. A questo tema fondamentale si aggiungono di volta in volta altri motivi tipici del repertorio della natura morta romana: oltre a fiori e frutta, oggetti preziosi e strumenti musicali che, pur evocando l’arredo sontuoso dei palazzi aristocratici per cui queste nature morte sono eseguite, si caricano di valenze simboliche. Alludono infatti al tema della Vanitas e alla fragilità dei valori terreni gli strumenti musicali e quelli che misurano il fluire del tempo, gli oggetti preziosi e di fragile bellezza, i fiori così presto appassiti. Sono appunto questi i motivi che caratterizzano il nostro dipinto e lo accostano alle prove di stretti seguaci del Maltese, quali Carlo Manieri (si veda in particolare il sofisticato orologio ornato da motivi classicheggianti e da una figura di musico – Orfeo? – o Giovan Domenico Valentino per aspetti meno noti della sua produzione.
Testen Sie LotSearch und seine Premium-Features 7 Tage - ohne Kosten!
Lassen Sie sich automatisch über neue Objekte in kommenden Auktionen benachrichtigen.
Suchauftrag anlegen