Marco Pollione VITRUVIO VITRUVIUS. De architectura libri decem. 1522. VITRUVIUS. De architectura libri decem nuper maxima diligentia castigati atque excusi, additis, Iulij Frontini De aqueductibus libris propter materiæ affinitatem. Firenze, Giunta, 1522 Colophon in fine: “Impressum Florentiæ, per hæredes Philippi Iuntæ, 1522 sexto kal. Nouembris” In 8vo piccolo. 147 x 92 mm. Legatura d’amatore in pieno marocchino testa di moro, impressioni a secco al centro dei piatti, con arabesco e monogramma WSM, dorso a nervi con titoli dorati, dentelles floreali, fogli di guardia azzurri, tagli rossi. Fogli 192, 24, 20 non numerati. Segn.: p2A8 A-Z8 a-c8 2A-2B8 2C4. Bianca la carta 2C4. Marca tipografica all’inizio e in fine, carattere italico, 139 xilografie nel testo. Firma di antico possessore al Frontespizio, marginalia di mano coeva. Ex libris di William Stirling Maxwell incollato ai contropiatti. Lievemente rifilato sul margine esterno, bell’esemplare. Rara edizione giuntina, magnificamente figurata. Il commento al testo vitruviano è di fra Giocondo da Verona, umanista ed architetto assai apprezzato. Segue l’importante trattato del Frontino sugli acquedotti di Roma nel primo secolo d.C. Nel 1513 Filippo Giunta pubblicò la prima edizione tascabile della celebre opera. Questa seconda edizione giuntina contiene le stesse illustrazioni, mentre il testo è stato ricomposto e gli errori corretti. Giovanni Giocondo di Verona, 1433-1515, frate domenicano, fu uno dei primi sostenitori di un gusto antiquario e venne nominato nel 1513 sostituto del Bramante nei lavori di S. Pietro a Roma. Millard: “one of the most distinguished architectural theorists and practitioners of his time” Esemplare di prestigiosa provenienza: Sir William Stirling Maxwell fu uno storico, storico dell’arte e politico scozzese, celebre bibliofilo. Fu nominato “Knight of the Thistle”, il più alto onore conferito dalla Corona ad uno scozzese.
Marco Pollione VITRUVIO VITRUVIUS. De architectura libri decem. 1522. VITRUVIUS. De architectura libri decem nuper maxima diligentia castigati atque excusi, additis, Iulij Frontini De aqueductibus libris propter materiæ affinitatem. Firenze, Giunta, 1522 Colophon in fine: “Impressum Florentiæ, per hæredes Philippi Iuntæ, 1522 sexto kal. Nouembris” In 8vo piccolo. 147 x 92 mm. Legatura d’amatore in pieno marocchino testa di moro, impressioni a secco al centro dei piatti, con arabesco e monogramma WSM, dorso a nervi con titoli dorati, dentelles floreali, fogli di guardia azzurri, tagli rossi. Fogli 192, 24, 20 non numerati. Segn.: p2A8 A-Z8 a-c8 2A-2B8 2C4. Bianca la carta 2C4. Marca tipografica all’inizio e in fine, carattere italico, 139 xilografie nel testo. Firma di antico possessore al Frontespizio, marginalia di mano coeva. Ex libris di William Stirling Maxwell incollato ai contropiatti. Lievemente rifilato sul margine esterno, bell’esemplare. Rara edizione giuntina, magnificamente figurata. Il commento al testo vitruviano è di fra Giocondo da Verona, umanista ed architetto assai apprezzato. Segue l’importante trattato del Frontino sugli acquedotti di Roma nel primo secolo d.C. Nel 1513 Filippo Giunta pubblicò la prima edizione tascabile della celebre opera. Questa seconda edizione giuntina contiene le stesse illustrazioni, mentre il testo è stato ricomposto e gli errori corretti. Giovanni Giocondo di Verona, 1433-1515, frate domenicano, fu uno dei primi sostenitori di un gusto antiquario e venne nominato nel 1513 sostituto del Bramante nei lavori di S. Pietro a Roma. Millard: “one of the most distinguished architectural theorists and practitioners of his time” Esemplare di prestigiosa provenienza: Sir William Stirling Maxwell fu uno storico, storico dell’arte e politico scozzese, celebre bibliofilo. Fu nominato “Knight of the Thistle”, il più alto onore conferito dalla Corona ad uno scozzese.
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