MERCEDES BENZ 450 SEL 6.9 (1975) TELAIO N. 116036 12 000267 MOTORE: 8 CILINDRI CILINDRATA: 6834 CM3 POTENZA: 286 cv CARROZZERIA: BERLINA LA PIU' PERFORMATE BERLINA MERCEDES: LA MITICA 6.9 Quella che oggi chiamiamo “Classe S” nasce con la 220S del 1956, una versione allungata e arricchita della classica berlina “ Ponton ”: da allora la S è sempre stata la berlina di serie di più alto livello della gamma Mercedes-Benz. Nel 1968 la bellissima S disegnata dal francese Paul Bracq, che in versione a passo lungo e dotata di iniezione diventava SEL, fu proposta anche con un motore esagerato da 6,3 litri, derivato da quello della 600. Questa vettura assommava la comodità, lo spazio e la sicurezza della grande berlina di Stoccarda con le prestazioni da vera sportiva: gli americani la definirono un vero “Hot Rod”. Con l’uscita della nuova Classe S nel 1972 (conosciuta dagli appassionati con la sua sigla di progetto, W116), la 6.3 uscì di produzione e non fu sostituita, a causa del momento caratterizzato dagli shock petroliferi del 1973. Ma il lupo di Stoccarda non aveva perso il vizio, e nella nuova scocca i tecnici trapiantarono un motore ancora più grosso, portato da 6300 a 6900. Questo motore era dotato di iniezione elettronica, monoalbero a camme in testa, e una particolarità degna di una macchina da corsa: il carter secco che ne permetteva un montaggio più basso in vettura. Esso sviluppava ben 286 cavalli a 4250 giri, e una coppia di 56 mkg a soli 3000 giri. Era il motore più grosso in vendita sul mercato. Anche la ciclistica fu rivista con una nuova sospensione idraulica che andava a migliorare gli standard già eccellenti delle berline S normali. Con un peso di due tonnellate, la 6.9 raggiungeva quasi 230 kmh. La sua tecnica raffinata e i numeri di produzione bassi, ne fecero una chicca per pochi: infatti la vettura aveva un prezzo di listino di 29.900.000 lire, contro i soli 15 milioni della pur sibaritica 450 SE, e i 9,6 della 280 a sei cilindri. A titolo di esempio, una Porsche Carrera costava 16.400.000 lire, una Aston Martin DBS V8 ne costava 22, e una Ferrari BB costava solo 24.235.000 lire. Il grande pilota e giornalista Paul Frére, sul fascicolo di Marzo 1976 di Quattroruote, concluse la sua prova dicendo semplicemente: “- Un solo aggettivo può descrivere questa straordinaria vettura: è favolosa!-“ La vettura proposta è in ottime condizioni originali. Ha percorso 181.000 chilometri e meccanicamente funziona perfettamente in ogni suo aspetto, tanto che è stata portata via strada da Ferrara a Firenze senza problemi. La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.
MERCEDES BENZ 450 SEL 6.9 (1975) TELAIO N. 116036 12 000267 MOTORE: 8 CILINDRI CILINDRATA: 6834 CM3 POTENZA: 286 cv CARROZZERIA: BERLINA LA PIU' PERFORMATE BERLINA MERCEDES: LA MITICA 6.9 Quella che oggi chiamiamo “Classe S” nasce con la 220S del 1956, una versione allungata e arricchita della classica berlina “ Ponton ”: da allora la S è sempre stata la berlina di serie di più alto livello della gamma Mercedes-Benz. Nel 1968 la bellissima S disegnata dal francese Paul Bracq, che in versione a passo lungo e dotata di iniezione diventava SEL, fu proposta anche con un motore esagerato da 6,3 litri, derivato da quello della 600. Questa vettura assommava la comodità, lo spazio e la sicurezza della grande berlina di Stoccarda con le prestazioni da vera sportiva: gli americani la definirono un vero “Hot Rod”. Con l’uscita della nuova Classe S nel 1972 (conosciuta dagli appassionati con la sua sigla di progetto, W116), la 6.3 uscì di produzione e non fu sostituita, a causa del momento caratterizzato dagli shock petroliferi del 1973. Ma il lupo di Stoccarda non aveva perso il vizio, e nella nuova scocca i tecnici trapiantarono un motore ancora più grosso, portato da 6300 a 6900. Questo motore era dotato di iniezione elettronica, monoalbero a camme in testa, e una particolarità degna di una macchina da corsa: il carter secco che ne permetteva un montaggio più basso in vettura. Esso sviluppava ben 286 cavalli a 4250 giri, e una coppia di 56 mkg a soli 3000 giri. Era il motore più grosso in vendita sul mercato. Anche la ciclistica fu rivista con una nuova sospensione idraulica che andava a migliorare gli standard già eccellenti delle berline S normali. Con un peso di due tonnellate, la 6.9 raggiungeva quasi 230 kmh. La sua tecnica raffinata e i numeri di produzione bassi, ne fecero una chicca per pochi: infatti la vettura aveva un prezzo di listino di 29.900.000 lire, contro i soli 15 milioni della pur sibaritica 450 SE, e i 9,6 della 280 a sei cilindri. A titolo di esempio, una Porsche Carrera costava 16.400.000 lire, una Aston Martin DBS V8 ne costava 22, e una Ferrari BB costava solo 24.235.000 lire. Il grande pilota e giornalista Paul Frére, sul fascicolo di Marzo 1976 di Quattroruote, concluse la sua prova dicendo semplicemente: “- Un solo aggettivo può descrivere questa straordinaria vettura: è favolosa!-“ La vettura proposta è in ottime condizioni originali. Ha percorso 181.000 chilometri e meccanicamente funziona perfettamente in ogni suo aspetto, tanto che è stata portata via strada da Ferrara a Firenze senza problemi. La vettura è in ottime condizioni meccaniche, ma per sicurezza consigliamo all’acquirente di sottoporla a un controllo e di sostituire i fluidi, i filtri e particolari deperibili.
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