Salvatore Fergola Veduta di Napoli con il Vesuvio in eruzione olio in prima tela con telaio originale, cm 58x70 firmato e datato S. Fergola 1841 in basso a destra Provenienza: Napoli, collezione privata; mercato antiquario; collezione Pietrina Salvago, erede di Giacinto Gigante Il dipinto proviene dalla collezione di Pietrina Salvago, erede di quarta generazione di Giacinto Gigante che aveva raccolto, durante la sua intensa attività di artista, una magnifica collezione d’arte con più di 500 opere. Il dipinto è documentato al n.17 dell’Inventario del 1918, redatto in forma privata e conservato presso la famiglia Salvago. Tale numero era ancora incollato sul dipinto prima del restauro. Il paesaggio della città di Napoli è animato da una scena di vita quotidiana del porto, nella zona orientale del litorale urbano, con il Vesuvio in prospettiva ravvicinata che fa da magnifica cornice scenografica alla lingua di terra della costa vesuviana che dai Granili conduce a Pietrarsa. In primo piano si assiste al vivace racconto di una città viva, che dal mare trae le risorse principali non solo per le attività produttive alla pesca, ma per l’intera rete di comunicazioni commerciali e turistiche. Fergola propone lo scenario della brulicante folla che si accalca intorno al molo, con l’andirivieni dei viaggiatori in partenza, della gente costretta a sbarcare a dorso dei traghettatori e del facchinaggio giornaliero in attesa di un guadagno sporadico. Le lanze, imbarcazioni di almeno 4 metri, erano usate per facilitare l’approdo alla battigia dei passeggeri e del loro bagaglio, data la notevole distanza dalla costa del brigantino, ormeggiato al largo del Golfo di Napoli. Raggiunta la celebrità come illustratore della vita di corte dei Borbone e dopo il successo della singolare rappresentazione dell’Inaugurazione della strada di ferro eseguita in Napoli nell’ottobre del 1839 (olio su tela datato 1840, Napoli, Museo di San Martino) acquistata per 650 ducati, Salvatore Fergola rinnova, in questo dipinto del ’41, la sua indiscussa capacità di illustrate il paesaggio di Napoli, restituendo una vivace attenzione sugli aspetti della vita quotidiana, ma senza trascurare l’osservazione di un episodio emerso dalle cronache vulcanologiche dell’epoca. Risale, infatti, proprio al 1841, un fenomeno insolito di esplosioni di lava del Vesuvio e di ripresa delle attività eruttive dopo un intervallo di due anni dall’eruzione del 1839. Il dipinto di Fergola si configura tra le opere di maggiore interesse paesaggistico realizzate in piena maturità artistica e destinate ad un collezionismo di matrice internazionale.
Salvatore Fergola Veduta di Napoli con il Vesuvio in eruzione olio in prima tela con telaio originale, cm 58x70 firmato e datato S. Fergola 1841 in basso a destra Provenienza: Napoli, collezione privata; mercato antiquario; collezione Pietrina Salvago, erede di Giacinto Gigante Il dipinto proviene dalla collezione di Pietrina Salvago, erede di quarta generazione di Giacinto Gigante che aveva raccolto, durante la sua intensa attività di artista, una magnifica collezione d’arte con più di 500 opere. Il dipinto è documentato al n.17 dell’Inventario del 1918, redatto in forma privata e conservato presso la famiglia Salvago. Tale numero era ancora incollato sul dipinto prima del restauro. Il paesaggio della città di Napoli è animato da una scena di vita quotidiana del porto, nella zona orientale del litorale urbano, con il Vesuvio in prospettiva ravvicinata che fa da magnifica cornice scenografica alla lingua di terra della costa vesuviana che dai Granili conduce a Pietrarsa. In primo piano si assiste al vivace racconto di una città viva, che dal mare trae le risorse principali non solo per le attività produttive alla pesca, ma per l’intera rete di comunicazioni commerciali e turistiche. Fergola propone lo scenario della brulicante folla che si accalca intorno al molo, con l’andirivieni dei viaggiatori in partenza, della gente costretta a sbarcare a dorso dei traghettatori e del facchinaggio giornaliero in attesa di un guadagno sporadico. Le lanze, imbarcazioni di almeno 4 metri, erano usate per facilitare l’approdo alla battigia dei passeggeri e del loro bagaglio, data la notevole distanza dalla costa del brigantino, ormeggiato al largo del Golfo di Napoli. Raggiunta la celebrità come illustratore della vita di corte dei Borbone e dopo il successo della singolare rappresentazione dell’Inaugurazione della strada di ferro eseguita in Napoli nell’ottobre del 1839 (olio su tela datato 1840, Napoli, Museo di San Martino) acquistata per 650 ducati, Salvatore Fergola rinnova, in questo dipinto del ’41, la sua indiscussa capacità di illustrate il paesaggio di Napoli, restituendo una vivace attenzione sugli aspetti della vita quotidiana, ma senza trascurare l’osservazione di un episodio emerso dalle cronache vulcanologiche dell’epoca. Risale, infatti, proprio al 1841, un fenomeno insolito di esplosioni di lava del Vesuvio e di ripresa delle attività eruttive dopo un intervallo di due anni dall’eruzione del 1839. Il dipinto di Fergola si configura tra le opere di maggiore interesse paesaggistico realizzate in piena maturità artistica e destinate ad un collezionismo di matrice internazionale.
Testen Sie LotSearch und seine Premium-Features 7 Tage - ohne Kosten!
Lassen Sie sich automatisch über neue Objekte in kommenden Auktionen benachrichtigen.
Suchauftrag anlegen