Auktionsarchiv: Los-Nr. 18

Workshop of Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479), Madonna with Child (known as “dell’Ermitage” type), circa 1470, painted in polychromy and gold stucco reflief, 87x49 cm, within a 16th century Florentine carved and gilded wooden frame,...

Schätzpreis
Zuschlagspreis:
n. a.
Auktionsarchiv: Los-Nr. 18

Workshop of Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479), Madonna with Child (known as “dell’Ermitage” type), circa 1470, painted in polychromy and gold stucco reflief, 87x49 cm, within a 16th century Florentine carved and gilded wooden frame,...

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Beschreibung:

Workshop of Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479), Madonna with Child (known as “dell’Ermitage” type), circa 1470, painted in polychromy and gold stucco reflief, 87x49 cm, within a 16th century Florentine carved and gilded wooden frame, 105x40 cm Bottega di Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479) MADONNA COL BAMBINO (DEL TIPO DETTO “DELL’ERMITAGE”), 1470 CIRCA Rilievo in stucco dipinto in policromia e oro, cm 87x49, entro cornice fiorentina del XVI secolo in legno intagliato e dorato, cm 105x40 Provenance Firenze, Collezione Giovanni Turchi Comparative Bibliography G. Gentilini, Dal rilievo alla pittura. La Madonna delle Candelabre di Antonio Rossellino Firenze 2008; E. Belli, Madonne Bardini. I rilievi mariani del secondo Quattrocento fiorentino, Firenze 2017, pp. 82-85 n. I.2 La Vergine è raffigurata seduta su una sedia a faldistorio mentre sostiene il Bambino sulle sue ginocchia, inserita in un’edicola di tipico gusto rinascimentale costituita da due lesene con capitelli decorate con candelabre su cui poggia l’architrave lineare, a sua volta sormontata da arco con ricca cimasa e due teste di arpia ai lati; sul basamento, leggermente aggettante, un piccolo stemma araldico dipinto in policromia e oro. Il rilievo appartiene a una fortunata tipologia ben nota alla critica, ormai da tempo concordemente ricondotta a un modello di Antonio Rossellino - forse un marmo autografo perduto o di ardua identificazione - della quale si conoscono numerose redazioni in stucco e poche altre in terracotta (ma anche in cartapesta o in cuoio), di norma foggiate “a calco” e ritoccate “a stecca”, che presentano alcune varianti nel formato, nell’abbigliamento di Maria e del Bambino, nella forma e nell’andamento del festone e nel bracciolo del faldistorio. Ma le maggiori differenze risaltano nella foggia e nell’ornato delle sfarzose cornici, di norma solidali all’immagine (seppure alcuni esemplari ne sono privi), sovente in forma di tabernacolo decorato con motivi diversi (paraste a candelabra con capitelli a volute, fregi di base con vasi e racemi, cornucopie, delfini, iscrizioni mariane, cimase con grifi nel timpano e vistose arpie come acroteri, etc.).

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Workshop of Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479), Madonna with Child (known as “dell’Ermitage” type), circa 1470, painted in polychromy and gold stucco reflief, 87x49 cm, within a 16th century Florentine carved and gilded wooden frame, 105x40 cm Bottega di Antonio Rossellino (Settignano 1427 - Firenze 1479) MADONNA COL BAMBINO (DEL TIPO DETTO “DELL’ERMITAGE”), 1470 CIRCA Rilievo in stucco dipinto in policromia e oro, cm 87x49, entro cornice fiorentina del XVI secolo in legno intagliato e dorato, cm 105x40 Provenance Firenze, Collezione Giovanni Turchi Comparative Bibliography G. Gentilini, Dal rilievo alla pittura. La Madonna delle Candelabre di Antonio Rossellino Firenze 2008; E. Belli, Madonne Bardini. I rilievi mariani del secondo Quattrocento fiorentino, Firenze 2017, pp. 82-85 n. I.2 La Vergine è raffigurata seduta su una sedia a faldistorio mentre sostiene il Bambino sulle sue ginocchia, inserita in un’edicola di tipico gusto rinascimentale costituita da due lesene con capitelli decorate con candelabre su cui poggia l’architrave lineare, a sua volta sormontata da arco con ricca cimasa e due teste di arpia ai lati; sul basamento, leggermente aggettante, un piccolo stemma araldico dipinto in policromia e oro. Il rilievo appartiene a una fortunata tipologia ben nota alla critica, ormai da tempo concordemente ricondotta a un modello di Antonio Rossellino - forse un marmo autografo perduto o di ardua identificazione - della quale si conoscono numerose redazioni in stucco e poche altre in terracotta (ma anche in cartapesta o in cuoio), di norma foggiate “a calco” e ritoccate “a stecca”, che presentano alcune varianti nel formato, nell’abbigliamento di Maria e del Bambino, nella forma e nell’andamento del festone e nel bracciolo del faldistorio. Ma le maggiori differenze risaltano nella foggia e nell’ornato delle sfarzose cornici, di norma solidali all’immagine (seppure alcuni esemplari ne sono privi), sovente in forma di tabernacolo decorato con motivi diversi (paraste a candelabra con capitelli a volute, fregi di base con vasi e racemi, cornucopie, delfini, iscrizioni mariane, cimase con grifi nel timpano e vistose arpie come acroteri, etc.).

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